CHIRURGIA E MEDICINA ESTETICA
GINECOMASTIA
IL SOGNO DI PETTORALI TONICI E SODI DIVENTA REALTÀ
IL SOGNO DI PETTORALI TONICI E SODI DIVENTA REALTÀ
La ginecomastia è una patologia molto frequente tra i maschi e consiste nella presenza del difetto estetico caratterizzato da dei seni maschili. La formazione di un questo seno maschile provoca, soprattutto negli adolescenti, un forte disagio psicorelazionale e nel mostrarsi in pubblico. Un seno maschile è certamente innaturale e può essere causato da differenti fattori scatenanti, che agiscono nello sviluppo della componente adiposa, ghiandolare o su entrambe.
L’intervento chirurgico di ginecomastia permette di ottenere ottimi risultati e soddisfazione per il paziente, consentendogli di riguadagnare autostima e un’immagine virile, superando l’imbarazzo ed il malessere psicologico dovuti a tale inestetismo. I risultati chirurgici della ginecomastia sono ottimi in quanto la regione mammaria viene ridefinita eliminando l’eccesso adiposo e cutaneo e, nel caso di ginecomastia vera, asportando l’eccesso ghiandolare.
IL PRE-INTERVENTO
Prima dell’intervento di ginecomastia il paziente dovrà sottoporsi a delle analisi prescritte dal chirurgo di Ginecomastia Grosseto del Centro Pegaso. Due settimane prima è consigliato smettere di fumare e di assumere farmaci che contengono acido acetilsalicilico, ad esempio l’aspirina. Il giorno prima dell’intervento di ginecomastia bisogna effettuare un’accurata pulizia del corpo con annessa depilazione di torace e ascelle.
Ricordiamo in ogni caso, che solamente il medico specialista di chirurgia del Centro Pegaso potrà valutare, con la visita e le successive analisi, il tipo di ginecomastia presente e la tecnica chirurgica più appropriata.
L’INTERVENTO
La durata dell’intervento di ginecomastia può variare da 1 a 2 ore: tutto dipende dal tipo di intervento di cui necessita il paziente. Con l’intervento di ginecomastia pseudoginecomastia si procede con l’asportazione del tessuto adiposo in eccesso attraverso delle cannule che aspirano il grasso (liposuzione) e si conclude con il rimodellamento della zona mammaria. Con l’intervento di ginecomastia, invece, si interviene anche sul tessuto ghiandolare se la ginecomastia è provocata da un eccesso di tessuto ghiandolare e/o adiposo. In questi tipo di interevento può essere necessario effettuare l’esportazione chirurgica del tessuto ghiandolare in eccesso o l’asportazione chirurgica della ghiandola stessa attraverso una incisione periareolare (nel margine inferiore dell’areola mammaria); che diversamente dalla situazione precedente non potrebbe essere aspirato tramite liposuzione. Le incisioni vengono effettuate sull’areola e variano in base alla grandezza della mammella da ridurre. Ad intervento ultimato, vengono applicati dei drenaggi per ogni lato, viene effettuata una medicazione e viene utilizzata una canotta contenitiva.
IL DECORSO POST-OPERATORIO
Nel periodo post operatorio è opportuno non fare sforzi e non sollevare pesi. Così da non mettere in tensione i muscoli pettorali e gli arti superiori. I drenaggi vengono rimossi dopo circa 12-48 ore a seguito dell’intervento di ginecomastia, invece i punti di sutura dopo 7-10 giorni. La zona trattata risulterà sensibile e soggetta a gonfiori e lividi che spariranno dopo qualche settimana dall’intervento.
Al termine dell’intervento di liposuzione, residueranno solamente piccole cicatrici, molto poco visibili mentre, nel caso di adenectomia, la cicatrice risultante sarà posizionata al margine tra l’areola e la cute, estesa per la metà o per la totalità della circonferenza areolare, a seconda della necessità operatoria.
POSSIBILI COMPLICANZE
La risoluzione chirurgica della ginecomastia, come tutti gli interventi chirurgici, può presentare delle complicanze che sono comunque rare e, nel caso, risolvibili mediante trattamenti adeguati senza compromissione del risultato estetico finale. Esistono complicanze legate all’anestesia e complicanze di pertinenza chirurgica. Il rischio di complicazioni aumenta nei pazienti diabetici o con patologie cardiache o polmonari. Le complicanze anestesiologiche possono essere anche gravi, ma di rara manifestazione, ancor più in pazienti in buone condizioni di salute. Le complicanze chirurgiche, anch’esse sono rare, sono l’ematoma, l’emorragia, il sieroma, l’infezione e le cicatrici inestetiche o patologiche (cheloidi). Nel caso in cui si presentino una o più complicanze post-operatorie potrà essere necessario effettuare medicazioni ripetute o , in casi gravi, un ulteriore intervento ricostruttivo con risultati in genere soddisfacenti.