QUALI POSSONO ESSERE I FATTORI DI RISCHIO?
CHE COSA È IL TUMORE AL SENO?
Il tumore del seno è una formazione di tessuto costituito da cellule che crescono in modo incontrollato e anomalo all’interno della ghiandola mammaria. A seconda dei tessuti che va a coinvolgere si diversifica in vari in Stadi.
Sia la prognosi che il trattamento sono influenzati dallo stadio in cui il tumore si trova al momento della diagnosi. Esistono inoltre diversi tipi di cancro della mammella, con tassi di crescita e risposta alle terapie differenti. Ciò significa che il tessuto tumorale dovrebbe essere sempre sottoposto a test per determinare il tipo di neoplasia.
Le cause del tumore al seno non sono ancora ben conosciute. Ma ci sono alcuni fattori di rischio che sono stati associati alla malattia come ad esempio: età (la maggior parte dei casi viene diagnosticata in donne di età superiore a 50 anni), prima gravidanza dopo i 30 anni, prima mestruazione prima dei 12 anni, menopausa dopo i 50 anni, non aver avuto figli, familiarità.
Inoltri diversi studi hanno dimostrato che un uso eccessivo di estrogeni aumentano il rischio di sviluppare il tumore.
Ulteriori fattori di rischio sono rappresentati da sovrappeso e obesità, stile di vita sedentario, fumo, abuso di alcol, dieta povera di frutta e verdura.
QUALI SONO I SINTOMI?
L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE
Tutti gli studi confermano l’importanza di seguire un’alimentazione sana e corretta. E soprattutto di tenere sotto controllo la bilancia: la correlazione tra obesità e incidenza del cancro del seno è infatti dimostrata, soprattutto dopo la fine dell’età fertile.
L’attività fisica può ostacolare la formazione del tumore. Le donne che svolgono regolarmente sport presentano una riduzione del rischio di ammalarsi di circa il 15-20%. Questi effetti sono più evidenti in post-menopausa, ma praticare sport fin dall’adolescenza è in grado di diminuire l’incidenza di tumori che poi si svilupperebbero al termine dell’età fertile.
Le mamme sono più protette: sembra incidere favorevolmente sia il numero di figli sia l’età della gravidanza (prima avviene, più basso è il rischio). L’allattamento al seno esercita inoltre un ulteriore effetto protettivo, perché consente alla cellula mammaria di maturare e completarsi, e la rende quindi più resistente.
STRUMENTAZIONE
CHE COSA È LA MAMMOGRAFIA CON TOMOSINTESI?
La Mammografia con Tomosintesi si avvale di una tecnologia di ultima generazione che permette uno studio stratigrafico della mammella. Il risultato diagnostico è più efficace rispetto alla mammografia convenzionale, poichè permette di individuare tumori anche in fase molto precoce.
COME AVVIENE LA MAMMOGRAFIA?
L’esame viene effettuato grazie a mammografi che sfruttano basse dosi di raggi x per esaminare la mammella, fornendo al medico specialista le radiografie in pochissimo tempo.
Per ottenere informazioni più dettagliate possibili sullo stato di salute dei seni la mammella viene stretta tra due lastre, senza naturalmente provocare danni ai tessuti e senza provocare dolore.
QUANDO È CONSIGLIABILE EFFETTUARE L’ESAME?
Gli esperti consigliano di effettuare l’esame tra i 50 e i 69 anni ogni 24 mesi, mentre per le donne tra i 40 e i 49 anni ogni 12/18 mesi.
E’ preferibile effettuare la mammografia entro i primi 7/10 giorni del ciclo, meglio evitare invece la settimana prima del ciclo, il periodo di maggiore sensibilità dei seni, che renderebbe il test fastidioso.
Come qualsiasi altro esame radiografico le donne in gravidanza possono effettuarla sono se strettamente necessaria e dietro specifica prescrizione del medico curante, nessuna conintroindicazione invece durante il periodo dell’allattamento.
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