In medicina, l’Otorinolaringoiatria è la disciplina chirurgica specialistica che si occupa del trattamento medico e chirurgico delle patologie dell’orecchio, del naso, della faringe, della laringe e delle altre strutture correlate della testa e del collo. Rientra in questa branca della medicina anche il trattamento chirurgico alla tiroide e paratiroidi, nonché quello medico e chirurgico alle tonsille e alla ghiandola parotide, la più grande ghiandola salivare.

Nonostante le diverse parti  del corpo interessate da questa branca della medicina appaiano poco correlate, è comune che siano affette congiuntamente da uno stesso processo patologico, sia esso infettivo, tumorale, traumatico o di altra natura. Per questa ragione vengono trattate da uno specialista unico: l’otorinolaringoiatra.

LA VISITA OTORINOLARINGOIATRA

Si tratta di una visita medica specialistica che viene effettuata dal medico specialista in otorinolaringoiatria il cui obiettivo è quello di diagnosticare, escludere o monitorare la presenza di patologie che interessano orecchie, naso e gola. La visita consiste in una valutazione medica specialistica non dolorosa. Durante la visita viene analizzato lo stato di salute di questi complessi organi che, pur ben distinti l’uno dall’altro, sono spesso funzionalmente correlati e possono presentare patologie associate, come infiammazioni, infezioni e tumori. La visita effettuata dall’Otorinolaringoiatria Grosseto ha una durata media di circa 20/25 minuti. Inoltre è importante specificare che non sono previste preparazioni specifiche per l’esecuzione della visita.

In una prima parte il medico otorino procede con un’indagine sullo stato di salute del paziente (valutazione anamnestica), sulla presenza di sintomi legati agli organi di competenza, sulle eventuali cure in atto, sui farmaci assunti e sulle eventuali patologie note al paziente. La seconda parte consiste nella visita vera e propria, cioè l’esecuzione di esami che possano permettere di individuare le cause dei sintomi raccontati dal paziente.

La visita ha la finalità di accertare la natura di sintomi anche molto diversi tra loro, tra cui presenza di acufeni, ipoacusia, ronzii, senso di orecchio chiuso, sensazione di sbandamento, incertezza posturale, vertigini, dolore persistente alla gola, sensazione di corpo estraneo in gola, abbassamento persistente della voce, naso chiuso senza apparente motivo.

  • Viene eseguita un’accurata ispezione del cavo orale e dell’orofaringe. L’ipofaringe e la laringe vengono valutate accuratamente mediante l’utilizzo di fibre ottiche rigide o flessibili la “laringoscopia”, che permette di visualizzare su un monitor la situazione anatomico clinico funzionale evidenziando eventuali anomalie e lesioni.
  • In seguito si esegue un’otoscopia, mediante uno strumento denominato otoscopio, che permette di valutare, all’interno dell’orecchio, la membrana timpanica e il condotto uditivo esterno.
  • Tra i vari controlli troviamo anche una rinoscopia, esame che viene eseguito con un sottile endoscopio a fibre ottiche e che permette di esplorare l’interno del naso le porte di comunicazione con le cavità paranasali il Rinofaringe e l’apertura delle tube di Eustachio.
  • Effettuando una palpazione del collo poi si può escludere la presenza di tumefazioni sospette.
  • Infine, viene eseguito un esame audiometrico tonale e impedenzometrico che permettono di studiare in modo esauriente la funzionalità uditiva del paziente dando informazioni sulla soglia uditiva e sulla capacità di vibrazione del timpano.