Il piede rappresenta un punto fisso al suolo su cui grava l’intero peso del corpo, che ci consente di assumere la posizione eretta e di muoverci nello spazio. E’ una struttura estremamente complessa costituita da ben 28 ossa che riceve comandi tramite i muscoli ed interagisce con il resto del corpo fornendo costanti informazioni provenienti dai recettori cutanei presenti sulla sua pianta.
COME INDIVIDUARE UNA PATOLOGIA DEL PIEDE
Per individuare correttamente la problematica a carico del piede è necessario tenere conto di diversi elementi. In primis è fondamentale effettuare l’amnesi del paziente per raccogliere tutte le informazioni relative a patologie di diversa natura: metaboliche, infiammatorie, vascolari, traumatiche…e altre. Dopo di che si passa ad un esame clinico generale e specifico del piede ponendo particolare attenzione alla deambulazione, alla postura e alle eventuali assimmetrie degli arti. Il tutto accompagnato molto spesso da esami più approfonditi come Ecografia, RMN, RX.
UNA DI QUESTE PATOLOGIE: L’ALLUCE VALGO
L’alluce valgo è sicuramente la patologia più frequente a carico dell’avampiede ed il suo insorgere dà numerosi problemi sia di deambulazione che di postura.
COSA È L’ALLUCE VALGO
L’alluce valgo è una deformità del primo dito del piede, costituita dalla deviazione all’interno del primo osso metatarsale e all’esterno del primo dito, che crea un’angolazione patologica dell’alluce con arrossamento ed infiammazione a livello della testa del 1°metatarso. In gergo i pazienti indicano questa patologia del piede con il termine di “nocetta”, “patata”, “cipolla”, in quanto la sporgenza della testa del primo metatarso è l’espressione visiva più significativa di questa patologia. In presenza di alluce valgo il primo metatarso e l’alluce non sono più allineati ma formano tra loro il cosiddetto angolo di valgismo da cui prende nome la deformità.
ALLUCE VALGO LIEVE
ALLUCE VALGO MODERATO
ALLUCE VALGO GRAVE
QUALI SONO LE CAUSE DELL’INSORGERE DELL’ALLUCE VALGO?
Le cause che determinano l’insorgenza della patologia sono di vario tipo. Spesso viene trasmessa da un genitore infatti non è raro osservare nell’ambito della stessa famiglia diversi individui che la presentano. L’alluce valgo colpisce molto più le donne rispetto agli uomini per ragioni legate al tipo di calzatura utilizzata ed alle caratteristiche ormonali femminili rispetto a quelle maschili. L’uso di scarpe strette e con il tacco può favorire l’insorgere della patologia in quanto aumentano l’attrito in corrispondenza della testa del 1° metatarso.
QUALI SONO I SINTOMI?
Per molto tempo un alluce valgo può restare del tutto asintomatico. L’uso di scarpe particolarmente strette come ad esempio scarpe con il tacco, antinfortunistiche ecc. o una camminata prolungata possono accompagnarsi all’inizio di una sintomatologia dolorosa alla base dell’alluce con segni di infiammazione alla testa del 1° metatarso. Frequentemente quesiti sintomi aumentano di intensità fino a provocare difficoltà nell’indossare scarpe comuni e limitare la deambulazione. Quando le problematiche all’alluce persistono a lungo, si possono produrre altre patologie del piede che non anno altro che peggiorare ulteriormente la situazione. In molti casi le conseguenze di un alluce valgo non curato possono condurre ad altri problemi anche più importanti. Il cattivo appoggio del piede porta a veri e propri squilibri posturali che possono essere all’origine di problemi a carico di altre articolazioni soprastanti (caviglia, ginocchio, anca, colonna).
COME SI PUÒ TRATTARE L’ALLUCE VALGO?
TRATTAMENTO CONSERVATIVO
Quando l’alluce valgo presenta una deviazione contenuta e non è provoca tanto dolore è possibile intraprendere questo tipo di trattamento allo scopo di rallentare e limitare il decorso delle deformazioni dell’alluce e migliorare da subito la qualità di vita del paziente. Il trattamento consiste in: utilizzo di scarpe comode che non creino conflitto, arrossamento e conseguente dolore e infiammazione; plantari correttivi che mettano in scarico la testa metatarsale dolente; cappucci in silicone per tenere separate le dita e ammortizzare lo sfregamento dell’alluce contro la calzatura;
Sebbene questi piccoli accorgimenti siano utili e permettano di rallentare l’evoluzione peggiorativa dell’alluce valgo, l’aggravamento della deformità e della sintomatologia ci indirizza al trattamento chirurgico.
TRATTAMENTO CON TECNICA CHIRURGICA PERCUTANEA MININVASIVA
Questa tecnica avviene attraverso un piccolo intervento chirurgico mirato che ha lo scopo di rimettere in asse l’articolazione metatarso falangea deviata, in modo più o meno grave, a seconda del grado della deformità. Essendo una tecnica come dice il nome, minivasiva, l’anestesia può essere effettuata localmente.
Con una microlama si esegue un’ incisione attraverso cui verranno inseriti i diversi strumenti chirurgici. Una piccola spatola crea una camera di lavoro sottocapsulare, si introduce una fresa motorizzata ad azione abrasiva che, con movimento a tergicristallo, leviga in maniera uniforme l’osso in eccesso.
L’intervento eseguito permette di riorientare la superficie articolare distale del 1° metatarso aumentando la congruenza articolare metatarso falangea e ripristinando la funzionalità articolare. Una seconda minincisione è necessaria per liberare l’articolazione dell’alluce sul suo versante esterno. Una terza minincisione alla base dell’alluce, consente di effettuare, con fresa di taglio, l’osteotomia di sottrazione varizzante della 1° falange che corregge ulteriormente l’orientamento dell’alluce.
L’intervento chirurgico dura circa 20 minuti ed è completato dalla realizzazione di un bendaggio correttivo che resterà in posizione per circa 3 settimane.
TRATTAMENTO CON TECNICA CHIRURGICA CLASSICA APERTA
Il trattamento dell’alluce valgo a cielo aperto si avvale di una molteplicità di tecniche chirurgiche; non esiste una tecnica universale riconosciuta ma, ogni specialista, in base alla propria esperienza, alla propria preparazione e al grado di deformità dell’alluce effettuerà la tecnica che riterrà più opportuna per ogni singolo paziente.
Il procedimento è analogo alla tecnica minivasiva, ma cambia la strumentazione utilizzata. Solitamente si ricorre a questo tipi di intervento nel caso in cui la problematica dell’alluce valgo sia molto acuta, per cui non è sufficiente limare semplicemente l’osso ma occorre intervenire con viti e placche. Si ricorre inoltre a questo intervento combinato alla tecnica mininvasiva nel caso in cui le patologie al piede siano più d’una.